Allattamento Il sonno del piccolo

Ma quando il bedsharing è pericoloso?

Diretta facebook del 3 dicembre 2020 su “Fisiologia del sonno infantile e le Fate del sonno”

 

Facciamo chiarezza sulla possibilità di poter fare bedsharing con il proprio bambino.

Purtroppo le linee guida ministeriali ne parlano alla lontana ma noi abbiamo il dovere quali operatori ed il diritto quali Madri di ricercare e riportare informazioni il più aggiornate ed ufficiali possibili.

Se parliamo di Allattamento a richiesta notturno, dei numerosi benefici per la Diade, degli ormoni prodotti nelle ore notturne, va da sé che il bedsharing può solo agevolare il processo, ovviamente in sicurezza.

Ecco quindi che, come quasi sempre accade, dobbiamo analizzare ogni aspetto e contestualizzare la situazione della specifica Diade.

Di seguito ho voluto riportare alcune informazioni ufficiali che tutte noi dovremmo fare nostre al fine di meglio supportare e sostenere i genitori.

 

Protocollo n. 6/2019  ABM – Academy of Breastfeeding Medicine

Bedsharing, ABM Protocol

 

“Le strategie per ridurre al minimo il rischio includono il riconoscimento del ruolo dell’allattamento nella prevenzione della SIDS, il potenziale pericolo legato al condividere il letto in presenza di situazioni a rischio e la comprensione dell’importanza del coinvolgimento del partner e delle altre persone di sostegno che si occupano del sonno del neonato”. 

 

Il protocollo ABM fornisce un’indagine completa delle prove e può essere una risorsa utile per i genitori da condividere con gli operatori della salute e altri. Fornisce anche una guida sulle pratiche di condivisione sicura dei letti, come posizione supina del bambino, evitare coperte morbide, cuscini peluche e animali domestici e non condividere mai il sonno con un neonato su un divano o una poltrona reclinabile. 

 

Inoltre, il documento delinea le strategie di riduzione del danno quando siano presenti fattori di rischio. Ad esempio, se un’altra persona che si prende cura del bambino, oltre alla madre, fuma o assume alcool o droghe, questa persona dovrebbe essere incoraggiata a dormire in un’altra stanza. 

La condivisione della stanza con il bambino su una superficie separata, può essere suggerita per le famiglie ad alto rischio e ai genitori dovrebbe essere consigliato di mettere sempre un neonato in posizione supina e lontano da chiunque fumi o sia sotto l’influenza di alcol e droghe.

 

Riportiamo qui di seguito l’incipit del Protocollo n. 6 

 

LA CONDIVISIONE DEL LETTO PROMUOVE L’AVVIO DELL’ALLATTAMENTO, la sua durata, e la sua esclusività. In alcuni Paesi le organizzazioni sanitarie mediche e pubbliche sconsigliano la condivisione del letto, citando preoccupazioni per l’aumento del rischio di morte infantile correlata al sonno. Tuttavia, la condivisione del letto può essere rischiosa solo in circostanze pericolose come dimostrato da uno studio epidemiologico (Tabella 1). Intendiamo chiarire le evidenze attualmente disponibili relative ai benefici e ai rischi della condivisione del letto e offrire raccomandazioni basate sulle prove scientifiche, che promuovano la salute infantile e materna attraverso l’aumento della durata dell’allattamento.

Le raccomandazioni in questo Protocollo si applicano alle diadi madre-neonato che hanno avviato l’allattamento e sono in contesti domestici e non sono intese per l’utilizzo in ospedali o centri di nascita.

 

(La Gazzetta della Prolattina)

 

Why babies should not Sleep alone

James Mckenna

 

“È chiaro che la condivisione del letto può, infatti, essere particolarmente pericolosa e dovrebbe essere evitata quando si usano droghe e alcol, quando le madri fumano (prima e dopo la gravidanza), quando altri bambini sono a letto, se l’allattamento non è coinvolto (come  cambia la posizione del bambino in relazione al corpo della madre e la sensibilità di ciascuno verso l’altro), o se vengono utilizzati materassi morbidi o coperte pesanti.  

È anche chiaro che il dormire su un divano, o una poltrona reclinabile è altamente pericoloso e dovrebbe essere sempre evitato.  

Per le famiglie che non possono organizzare una condivisione sicura del letto, tuttavia, il co-sleeping di una superficie separata (una culla accanto al letto, o la culla o una culla annessa, una forma di condivisione della camera) offre vantaggi simili senza alcun rischio.  Allo stesso tempo, una madre informata e che allatta che prende la decisione consapevole di praticare la condivisione del letto, dovrebbe essere supportata nella sua scelta e dovrebbe ricevere tutte le informazioni sulla sicurezza che la presente ricerca ha da offrire.

Le diadi madre-bambino che allattano sono progettate biologicamente (emotivamente, socialmente e fisiologicamente) per dormire l’una accanto all’altra, e il fatto che la loro vicinanza stabilizzi i neonati, aumenti il ​​sonno per entrambi e migliori l’allattamento al seno rende questo legame difficile da evitare per i genitori. ” 

Samantha Mazzilli

Mamma della provincia di Varese.
Dal 2016 Counselor in Allattamento Materno,
Custode della Nascita ®️ per offrire supporto e sostegno pre e post gravidanza, Educatrice Perinatale esperta in Sonno Infantile ed Istruttrice Nazionale Primo Soccorso Pediatrico e Manovre Disostruzione

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