Latte materno: cosa contiene?

𝐋𝐀𝐓𝐓𝐎𝐒𝐈𝐎 È il principale carboidrato presente nel latte materno, rappresentando circa il 98% dei carboidrati.
Fornisce il 40% del fabbisogno energetico del bambino.
Garantisce l’apporto di un componente importante per la crescita del cervello.

𝐇.𝐌.𝐎.
Serve come prebiotico. Aiuta a modellare un microbioma sano incoraggiando la crescita di “batteri buoni”, in particolare di bifidobatteri. Supporta la salute immunitaria a lungo termine del bambino. Impedisce agli agenti patogeni (virus, batteri, parassiti) di attaccarsi alle superfici della mucosa intestinale, inclusi norovirus, rotavirus, Campylobacter jejuni ed E. Coli.
Stimola lo sviluppo e la cognizione del cervello.
Fornisce protezione contro l’enterocolite necrotizzante (𝑵𝑬𝑪), una grave malattia gastrointestinale che colpisce i neonati prematuri.
incoraggia anche le cellule intestinali a produrre proteine ​​adesive che sigillano gli spazi tra loro, mantenendo i microbi fuori dal flusso sanguigno.

𝐏𝐑𝐎𝐓𝐄𝐈𝐍𝐄
Il contenuto proteico totale nel latte maturo è dello 0,9%. Il latte umano contiene la quantità più bassa di proteine ​​di tutto il latte dei mammiferi.

Forniscono aminoacidi essenziali per la crescita
Forniscono protezione contro le infezioni
Forniscono come trasportatori di ormoni
Funzionano come trasportatori di vitamine
Forniscono attività enzimatica
Forniscono altre attività biologiche

𝐀𝐥𝐟𝐚-𝐥𝐚𝐜𝐭𝐚𝐥𝐛𝐮𝐦𝐢𝐧𝐚
È la principale proteina del siero di latte
forma nell’intestino del neonato un complesso con l’acido oleico – chiamato “Hamlet” (alfa-lattoalbumina umana resa letale per i tumori) – che induce la morte tumorale e batterica.

𝐋𝐚𝐭𝐭𝐨𝐟𝐞𝐫𝐫𝐢𝐧𝐚
Seconda proteina più abbondante nel latte umano
gioca un ruolo nel metabolismo del ferro – è una proteina che lega il ferro
Previene le infezioni: esempio – inibisce l’adesione dei batteri (come E. Coli) alle cellule e aiuta a prevenire le malattie diarroiche
Ha proprietà antinfiammatorie e antiossidanti
Ha proprietà benefiche per i neonati, soprattutto quelli prematuri

𝐋𝐢𝐬𝐨𝐳𝐢𝐦𝐚 Ha azione antibatterica e antinfiammatoria.
Funziona attaccando le pareti degli agenti patogeni senza innescare l’infiammazione

𝐀𝐧𝐭𝐢𝐜𝐨𝐫𝐩𝐢
Le immunoglobuline sono anticorpi. Gli anticorpi si trasferiscono dal genitore che allatta al bambino attraverso il latte e forniscono protezione al sistema immunitario immaturo del bambino.
Le immunoglobuline presenti nel latte umano includono A, D, E, G e M, ma la principale immunoglobulina nel latte umano è un tipo di IgA chiamata IgA secretoria.

𝐎𝐑𝐌𝐎𝐍𝐈

La 𝐜𝐨𝐥𝐞𝐜𝐢𝐬𝐭𝐨𝐜𝐡𝐢𝐧𝐢𝐧𝐚 è un ormone gastrointestinale che aiuta la digestione e fornisce una sensazione di sazietà, benessere e sonnolenza. La suzione stimola il nervo vagale che provoca il rilascio di colecistochinina sia nella madre che nel bambino, producendo una sensazione di sonnolenza. Questo ormone porta al bambino che appare “ubriaco di latte” dopo la poppata.

La 𝐥𝐞𝐩𝐭𝐢𝐧𝐚 è l’ormone che ti dice circa venti minuti dopo aver mangiato che sei pieno e dovresti fermarti. Infatti, nel latte materno segnala al bambino che è pieno e che dovrebbe smettere di bere.

La 𝐦𝐞𝐥𝐚𝐭𝐨𝐧𝐢𝐧𝐚 favorisce il sonno e la digestione. Poiché viene secreta nel latte materno secondo un ritmo circadiano, aumentando la sera e raggiungendo il picco intorno alle 3 del mattino, alcuni si chiedono se possa essere ragionevole per le madri etichettare l’ora del giorno in cui viene estratto il latte materno e cercare di farla corrispondere all’ora della spremitura/estrazione.

Il 𝐜𝐨𝐫𝐭𝐢𝐬𝐨𝐥𝐨, spesso chiamato l’ormone dello stress, è presente in concentrazioni relativamente elevate nel colostro e poi il suo livello diminuisce. I livelli di cortisolo sono tre volte più alti nel latte del mattino che in quello della sera. Questo ormone viene rilasciato durante i periodi di stress cronico.

Gli ormoni tiroidei nel latte materno comprendono l’ormone rilasciante la 𝐭𝐢𝐫𝐞𝐨𝐭𝐫𝐨𝐩𝐢𝐧𝐚 (𝐭𝐫𝐡), l’ormone stimolante la tiroide (𝐭𝐬𝐡) e la 𝐭𝐢𝐫𝐨𝐱𝐢𝐧𝐚 (𝐭4). Questi possono offrire protezione al bambino nell’ipotiroidismo congenito non diagnosticato.
Oltre a quanto sopra, altri ormoni e sostanze simili agli ormoni presenti includono: steroidi surrenalici, calcitonina, corticosteroidi, adenosina monofosfato ciclico, guanosina monofosfato ciclico, eritropoietina, gonadotropine, ormone di rilascio delle gonadotropine, insulina, nucleotidi, ormoni ovarici, ossitocina, prolattina (diversa dalla prolattina derivata dalla prolattina sierica materna), prostaglandine (con proprietà antinfiammatorie), relaxina, somatostatina, ormoni di rilascio somatotrofico, ormoni trofici.

𝐄𝐍𝐙𝐈𝐌𝐈

Il 𝐥𝐢𝐬𝐨𝐳𝐢𝐦𝐚, funziona come un agente antimicrobico interrompendo la struttura delle pareti cellulari batteriche. Protegge i neonati da batteri pericolosi come E. Coli e Salmonella.

La 𝐥𝐢𝐩𝐚𝐬𝐢 aiuta a digerire i grassi, li scompone in acidi grassi e glicerolo ed è responsabile del latte materno congelato che, una volta scongelato, ha un odore e un sapore metallico e saponoso. Quando ciò accade le proprietà nutritive del latte non vengono alterate.

L’𝐚𝐦𝐢𝐥𝐚𝐬𝐢 aiuta a digerire l’amido. Il pancreas del bambino non inizia a produrre amilasi fino a circa 6 mesi di età, quindi l’amilasi nel latte materno aiuta il bambino a digerire presto l’amido.
Altri enzimi: fosfatasi alcalina, perossidasi (xantina ossidasi, sulfidril ossidasi, glutatione perossidasi).

Il 𝐟𝐚𝐭𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐜𝐫𝐞𝐬𝐜𝐢𝐭𝐚 𝐞𝐩𝐢𝐝𝐞𝐫𝐦𝐢𝐜𝐨 (𝐄𝐆𝐅) è un importante fattore di promozione della crescita che provoca un aumento del numero di cellule della mucosa intestinale e dell’epitelio e rafforza la barriera della mucosa contro gli antigeni. Il colostro contiene molto egf, proprio nel momento in cui l’intestino del bambino è esposto a tutti i tipi di agenti estranei e ha bisogno di contrarsi.

La 𝐯𝐢𝐭𝐚𝐦𝐢𝐧𝐚 𝐀 è necessaria per: la buona salute degli occhi e della vista, il sistema immunitario e il mantenimento delle strutture epiteliali (pelle e mucose sane).
Il latte umano è un’ottima fonte di vitamina A, principalmente sotto forma di retinolo. Se una donna che allatta aumenta il suo apporto alimentare di vitamina A ne aumenta il livello nel latte.
I livelli di vitamina A sono più alti nella fase iniziale, nel colostro. Il contenuto di retinolo nel latte delle madri che partoriscono prematuramente è ancora più elevato.

La principale fonte di 𝐯𝐢𝐭𝐚𝐦𝐢𝐧𝐚 𝐃 proviene dalla luce solare.
La 𝐯𝐢𝐭𝐚𝐦𝐢𝐧𝐚 𝐄 è un antiossidante che protegge le membrane cellulari dall’ossidazione. Il colostro ne è ricco; è necessaria per l’integrità muscolare e la resistenza dei globuli rossi all’emolisi.

𝐕𝐢𝐭𝐚𝐦𝐢𝐧𝐚 𝐊
Il latte umano contiene solo piccole quantità di vitamina k; è prodotta dalla flora intestinale ma richiede diversi giorni per essere efficace.

𝐕𝐢𝐭𝐚𝐦𝐢𝐧𝐚 𝐂
Chiamata anche acido ascorbico, si trova in un’ampia varietà di frutta e verdura. Buone fonti includono agrumi (come arance e lime), peperoni, fragole, broccoli, cavoletti di Bruxelles e patate.
Nel latte materno riflettono l’assunzione alimentare materna. La buona notizia è che i livelli di vitamina C nel latte sono più alti che nel plasma materno.

𝐕𝐢𝐭𝐚𝐦𝐢𝐧𝐞 𝐁
Le otto vitamine del gruppo B sono:
𝐁1 (tiamina).
𝐁2 (riboflavina)
𝐁3 (niacina).
𝐁5 (acido pantotenico)
𝐁6 (piridossina).
𝐁7 (biotina)
𝐁9 (folato o acido folico).
𝐁12 (cianocobalamina)

Una donna che segue una dieta vegana, una dieta senza prodotti a base di carne, potrebbe produrre latte carente di vitamina B12. Può essere indicata la supplementazione con vitamina B12.
Alcune delle principali fonti di vitamine del gruppo B includono carne (soprattutto fegato), frutti di mare, pollame, uova, latticini, legumi, verdure a foglia verde, semi e alimenti arricchiti come cereali per la colazione e lievito alimentare.

L’𝐢𝐧𝐨𝐬𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 è un nutriente presente in alte concentrazioni nel latte materno. È coinvolto nella circolazione e nel metabolismo dei grassi e del colesterolo e può svolgere un ruolo nello sviluppo del cervello.

Gli 𝐚𝐧𝐭𝐢𝐜𝐨𝐫𝐩𝐢 proteggono il corpo cercando invasori estranei, chiamati antigeni, e legandosi a loro in modo che non possano entrare nel corpo o causare danni significativi se sono già nel corpo. Gli antigeni si presentano in molte forme diverse: esempi sono batteri, virus e parassiti.
Il corpo produce 5 diversi tipi (o classi) di anticorpi: IgG, IgM, IgA, IgD e IgE. Ognuno funziona in modo diverso. (Ig è l’abbreviazione di immunoglobulina.)
Il latte contiene una grande quantità di questa sIgA molto specifica che si fa strada nell’intestino del bambino e si deposita nelle mucose che rivestono le pareti.

La principale 𝐢𝐦𝐦𝐮𝐧𝐨𝐠𝐥𝐨𝐛𝐮𝐥𝐢𝐧𝐚 presente nel latte materno, che rappresenta l’80-90% di tutti gli anticorpi, è l’immunoglobulina A (𝐈𝐠𝐀), sotto forma di IgA secretoria (𝐬𝐈𝐠𝐀), una forma speciale di IgA che non viene digerita dall’acido nel latte materno.

𝐅𝐞𝐫𝐫𝐨
Sebbene il latte materno contenga solo una piccola quantità di ferro, i bambini allattati raramente presentano una carenza. Ciò potrebbe essere dovuto alle riserve di ferro depositate nell’utero e alle elevate quantità di lattosio e vitamina C nel latte materno, che aiutano entrambi l’assorbimento del ferro.
Il ferro nel latte umano viene assorbito 5 volte rispetto a una quantità simile nel latte vaccino.

𝐂𝐚𝐥𝐜𝐢𝐨
Stesso discorso del ferro. Il calcio si trova solo in piccole quantità nel latte umano, ma l’assorbimento è maggiore rispetto al latte vaccino (67% per il latte umano rispetto al 25% per il latte vaccino).

𝐒𝐨𝐝𝐢𝐨
Ricorda che il colostro è un frullato proteico salato e che il sale è composto da sodio e cloruro.

𝐙𝐢𝐧𝐜𝐨
Viene trasportato attivamente nella ghiandola mammaria.

𝐆𝐫𝐚𝐬𝐬𝐢
I grassi presenti nel latte umano forniscono il 50% del fabbisogno energetico del neonato.
Il contenuto medio di grassi del latte materno è di circa il 4%.
Una delle caratteristiche del grasso è che è insolubile in acqua. Se lasci riposare il latte materno per un po’, si formerà uno strato. Il latte umano conservato in frigorifero spesso appare separato, con il grasso stratificato sopra la parte acquosa del latte.

Da Lactation College