Quando nasce un bambino la prima grande preoccupazione della mamma è sicuramente rappresentata dal bisogno di sapere che si stia nutrendo adeguatamente e che non abbia difficoltà nell’incamerare la giusta quantità di latte.
Ogni mamma però dovrebbe sapere che ogni bambino ha una sua fisiologia diversa da quella di un altro e che ogni bambino è quindi unico.
Proprio per questo abbiamo bambini che si attaccano con frequenza anche ogni 10 minuti e altri che magari “tirano” anche le due ore. E’ però importante sapere che un neonato deve poppare dalle 8 alle 12 volte nell’arco di una giornata e se così non fosse è necessario che il bambino venga svegliato.
Inoltre un adeguato attacco del bambino ad entrambi i seni favorisce una costante produzione di latte. Avremo bimbi che ciucciano voracemente e velocemente assumendo quindi tutti i grassi utili per la loro crescita e altri invece che ciucciano più lentamente e in tempi maggiori. Questo non deve preoccuparci, perché dobbiamo pensare che ogni bimbo ha le sue caratteristiche che lo accompagneranno in ogni fase della sua crescita.
Non dobbiamo sentirci “schiave” dei suoi ritmi perché accompagnare nostro figlio in questa fase di vita e crescita ci rende necessarie a lui e a questa relazione tra mamma e bimbo che deve essere alimentata poppata dopo poppata e attimo dopo attimo.
Il latte materno viene digerito con estrema facilità nel neonato, d’altra parte la madre lo produce apposta per il suo cucciolo è utile pertanto che ogni mamma impari poco per volta a riconoscere i diversi segnali di fame del suo bimbo (il riflesso di rooting, ovvero girare la testa nella direzione di uno stimolo tattile posto sulla faccia, portare le mani alla bocca nell’atto di succhiare o quasi morsicare e piangere).
Inoltre è estremamente importante che non si superino mai le 3 ore tra una poppata e l’altra per evitare che il bambino si disidrati e mantenere il seno stimolato per una efficace produzione di latte.